Se stai pensando a una vacanza che combini la bellezza di un paesaggio alpino con il fascino di una città storica, Como è la destinazione ideale. Affacciata sull'estremità meridionale del suo celebre lago, questa città è la porta d'accesso a uno dei panorami più incantevoli d'Italia.
Grazie a Itabus, raggiungere Como è facile e conveniente, permettendoti di trascorrere una giornata o più e scoprire le attrattive principali.
Qui troverai un percorso ragionato, consigli pratici e angoli meno noti che renderanno la tua passeggiata sul Lago di Como un'esperienza memorabile.
Passeggiata nelle vie medievali del centro

Il centro di Como è prevalentemente pedonale, il che lo rende perfetto per essere esplorato a piedi. Non c'è punto di partenza più solenne del Duomo di Como, la Cattedrale di Santa Maria Assunta. La sua costruzione è durata secoli, dal 1396 fino al XVIII secolo, e questa lunga gestazione ha lasciato in eredità un edificio che è un affascinante manuale di storia dell'arte.
Oltre alla facciata imponente, merita uno sguardo l’interno con le sue straordinarie vetrate e le opere d’arte. La visita è gratuita, ma considera una piccola offerta per contribuire alla manutenzione di questo straordinario tesoro.
Riguardo la facciata principale, realizzata in marmo di Musso (una località sul lago), colpisce per la ricchezza della decorazione scultorea.
Ai lati del portale centrale si ergono le statue di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, opera dello scultore Tommaso Rodari: un caso pressoché unico di figure pagane che ornano la facciata di una cattedrale cristiana, testimonianza dell'orgoglio civico comasco per i suoi illustri concittadini romani.
La decorazione scultorea della facciata è opera dei Maestri Comacini (o Magistri Cumacini), le celebri maestranze locali che nel corso del Medioevo arricchirono Como e tutto il territorio lacustre di splendidi tesori d'arte e architettura. Il loro nome è rimasto sinonimo di perizia artigianale e maestria costruttiva.

Entrando nel Duomo si percepisce la stratificazione dei secoli: sulle navate quattrocentesche furono innestate nel Cinquecento le tre absidi rinascimentali, mentre la grande cupola fu aggiunta nel Settecento su disegno di Filippo Juvara, il celebre architetto che lavorò per la corte sabauda.
All'interno, inoltre, sono custoditi tesori di inestimabile valore: arazzi del XVI e XVII secolo provenienti da Ferrara, Firenze e Bruxelles, e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari. Le due acquasantiere all'ingresso, sorrette da vigorose sculture romaniche raffiguranti un leone e una leonessa, provengono dalla precedente cattedrale romanica di Santa Maria Maggiore.
Il Broletto, dove il potere temporale incontra quello spirituale

Il Broletto di Como rappresenta uno dei gioielli storici e architettonici situati nel cuore della città, accanto alla Cattedrale.
Costruito nel 1215 per volontà del podestà Bonardo da Codazzo, sorge nell’area dove già dall’XI secolo si tenevano le assemblee civiche cittadine, il cosiddetto brolo, ovvero un campo recintato che veniva utilizzato nel Medioevo (in particolare nei comuni dell'Italia settentrionale) per le riunioni del governo cittadino.
L’edificio ha rivestito per secoli il ruolo di sede del Comune, luogo in cui si amministrava la giustizia, si riunivano le assemblee dei cittadini e si custodivano gli archivi pubblici. Nella sua struttura, dominano le arcate ogivali al piano terra e le eleganti trifore gotiche al piano superiore, decorate con un alternarsi di marmi bianchi, grigi e rossi che donano ritmo e pregio alla facciata.
Al Broletto è addossata una torre campanaria, un tempo utilizzata per convocare le adunanze pubbliche, mentre all’interno è possibile ammirare sale storiche e affrescate che testimoniano le trasformazioni subite nel corso dei secoli. Nel tempo, il palazzo è stato teatro di vicende politiche e sociali, è stato adattato anche a teatro nel Settecento e, più tardi, ad archivio notarile.
Oggi il Broletto conserva un ruolo centrale nella vita cittadina, diventando luogo di mostre, eventi culturali e conferenze, mantenendo intatta la sua vocazione di epicentro delle attività civiche di Como. La sua posizione privilegiata tra Duomo e Palazzo Vescovile lo rende una tappa imperdibile nell’esplorazione della città stessa, esempio emblematico di continuità tra potere civile e religioso che caratterizza il tessuto urbano comasco.
Porta Torre e le mura medievali

Dirigendosi verso sud si raggiunge Porta Torre, la testimonianza più imponente della cinta muraria medievale che ancora oggi circonda su tre lati il centro storico di Como, tanto da far meritare alla città l'appellativo di "città murata".
Con i suoi 40 metri di altezza, la torre è un capolavoro di architettura militare medievale.
La caratteristica più interessante dal punto di vista architettonico è il contrasto tra l'aspetto massiccio e difensivo del lato esterno e la facciata interna, alleggerita da quattro ordini di arcate accoppiate corrispondenti ai quattro piani interni (andati distrutti).
Questa scelta aveva probabilmente una motivazione strategica: nel caso in cui gli assedianti fossero riusciti a occupare la torre, si sarebbero trovati esposti all'attacco dal lato interno, non protetto come quello esterno.
Lungo il perimetro delle mura si conservano altre due torri principali:
- - Torre Gattoni (o Porta Nuova), sul versante ovest, costruita nel XIV secolo con pianta pentagonale. Deve il suo nome al canonico Giulio Cesare Gattoni, che vi aveva un laboratorio di fisica dove il giovane Alessandro Volta condusse i primi esperimenti.
- - Torre di San Vitale, sul versante est, anch'essa del XIV secolo e con base pentagonale.
Il tratto meridionale delle mura, tra Torre Gattoni e Porta Torre, è l'unico rimasto completamente integro e permette di apprezzare ancora la struttura difensiva originaria.
Il lungolago di Como, cosa vedere lungo la passeggiata

Il lungolago di Como è molto più di una semplice camminata lungo l’acqua. È una sequenza di scorci, monumenti, giardini e punti panoramici che si susseguono con una continuità spettacolare.
Partendo dai giardini a lago, ci si trova subito immersi in un’area verde curata, con aiuole, alberi e panchine che invitano a fermarsi a osservare il via vai di battelli, barche e traghetti.
È uno dei luoghi migliori per percepire l’atmosfera elegante e rilassata della città, soprattutto nelle mezze stagioni, quando la luce è morbida e i riflessi sull’acqua sembrano dipinti.
Proseguendo, si incontra il Tempio Voltiano, edificio neoclassico che ospita un museo dedicato alle invenzioni di Volta e alla storia dell’elettricità.
Il Tempio Voltiano rappresenta un caso unico al mondo: un vero e proprio mausoleo neoclassico elevato alla memoria di uno scienziato. Fu edificato nel 1927-28, in occasione del centenario della morte di Volta, su iniziativa dell'industriale cotoniero Francesco Somaini, che lo donò alla città di Como.

All'interno del Tempio Voltiano sono esposti oltre 230 reperti legati alla vita e all'opera di Alessandro Volta, distribuiti in 15 vetrine. Al piano terra si trovano gli strumenti scientifici originali utilizzati dal fisico per le sue sperimentazioni: dall'invenzione della pila ai fondamentali contributi nel campo dell'elettrologia, fino allo studio dei gas e delle loro proprietà.
La galleria del primo piano è dedicata alla figura di Alessandro Volta come personaggio storico: documenti, lettere, ritratti, sculture, medaglie e oggetti personali ripercorrono le tappe più importanti della sua vita. Particolarmente suggestiva è l'esposizione delle onorificenze originali ricevute da Volta e dei materiali celebrativi diffusi in Europa nei due secoli successivi alla sua morte, inclusa la banconota da 10.000 lire che lo raffigurava, in uso fino all'introduzione dell'euro.
Poco più avanti, la passeggiata continua verso il Monumento ai Caduti, una torre imponente affacciata sull’acqua che racconta un capitolo importante della storia italiana e che aggiunge una nota monumentale al profilo del lungolago. La continuità tra questi luoghi rende la camminata particolarmente gradevole: non si tratta solo di “vedere” dei punti sulla mappa, ma di vivere una sequenza fluida tra arte, storia e natura.
Villa Olmo, la quintessenza dell'eleganza

Chi desidera spingersi ancora oltre può proseguire fino a Villa Olmo, una delle ville neoclassiche più celebri del lago. La passeggiata da Como centro a Villa Olmo è una delle più apprezzate, anche perché consente di avere sempre il lago sulla propria destra e, dall’altra parte, una sfilata di eleganti palazzi, ville storiche e giardini.
Villa Olmo spesso ospita mostre ed eventi, ma anche quando non è in corso nessuna esposizione di grande richiamo, il solo parco pubblico che la circonda merita la deviazione: è uno dei posti più piacevoli per fermarsi a riposare, leggere o fare un picnic con vista sul Lago di Como.
Il nome della villa deriva da un olmo secolare che un tempo sorgeva nel parco, citato persino da Plinio il Vecchio nelle sue opere (anche se l'albero originale non esiste più da secoli).
La villa ha ospitato personaggi illustri della storia: da Napoleone Bonaparte a Ugo Foscolo, dal principe Metternich al maresciallo Radetzky, fino a Giuseppe Garibaldi, che qui sposò Giuseppina Raimondi (figlia del marchese proprietario della villa all'epoca) salvo ripudiarla poco dopo le nozze.
Life Electric, Diga Foranea e i punti più iconici per le foto

Un capitolo a parte, all’interno dell’esperienza sul lungolago di Como, merita la zona della Diga Foranea e l’installazione “The Life Electric”. Progettata da Daniel Libeskind in omaggio ad Alessandro Volta, questa scultura contemporanea innalzata sull’acqua è diventata uno dei simboli più fotografati della città.
Raggiungerla è di per sé un’esperienza: un breve camminamento pedonale sospeso sul lago permette di allontanarsi dalla riva e avere una visuale inedita sulla città, che appare sullo sfondo con il Duomo, il porto e le montagne a fare da cornice.
Questo tratto è particolarmente consigliato a chi cerca punti panoramici per scattare foto senza necessariamente salire in quota. Al tramonto, la luce che filtra tra le superfici metalliche del monumento e i riflessi sull’acqua creano un’atmosfera quasi cinematografica.
Non è raro vedere coppie che si fermano qui per godersi qualche minuto di silenzio, famiglie che indicano ai bambini le barche che passano poco lontano, o fotografi amatoriali che attendono la luce giusta per immortalare la scena. Chi è interessato al lato “instagrammabile” di “Como lungolago” non può saltare questo passaggio.

I panorami imperdibili sul Lago di Como
Tra i motivi che rendono Como così apprezzata da chi ama camminare c’è il fatto che le passeggiate non si limitano al piano del lago. A pochi minuti dal centro, la funicolare Como–Brunate permette di salire rapidamente in quota e di godere di un panorama spettacolare sull’intero ramo del lago e sulla città. In termini di organizzazione del tempo, è una scelta perfetta per chi ha un solo giorno a disposizione: in meno di mezz’ora si passa dal livello dell’acqua a un punto di osservazione privilegiato, spesso definito “il balcone sulle Alpi”.
Da Brunate partono diversi sentieri di difficoltà variabile, alcuni dei quali conducono a fari e belvedere da cui è possibile abbracciare con lo sguardo la forma a “Y” rovesciata del Lago di Como.
Chi ha meno tempo può limitarsi a una breve passeggiata nel borgo, fermarsi in uno dei bar con terrazza e rientrare in città, integrando così l’itinerario urbano con una parentesi montana. Chi desidera un’esperienza più dinamica può scegliere uno dei percorsi panoramici che si sviluppano nei dintorni, avendo cura di valutare sempre tempi, dislivelli e condizioni meteo.

Un’altra valida opzione è quella che attraversa il quartiere di Torre, un borgo pittoresco con caratteristiche case in pietra e un’atmosfera autentica. Qui il percorso si snoda tra stretti vicoli e ponti che collegano le diverse parti della città, permettendo di scoprire angoli meno battuti dal turismo di massa ma ricchi di fascino.
Per gli amanti delle camminate più lunghe, c’è anche l’itinerario chiamato Greenway del Lago di Como, un sentiero che tocca diversi paesini e punti panoramici, offrendo una vista imprendibile sul lago e sulla natura circostante. Questa passeggiata permette di alternare momenti di quiete a scorci spettacolari, ideali per una giornata di escursione a contatto con la natura e la cultura locale
Infine, per chi desidera un’esperienza di maggiore immersione naturalistica, ci sono i sentieri che si sviluppano sui colli e sulle montagne attorno a Como, con percorsi che offrono viste a 360° sul lago e sulla valle sottostante.
Questi itinerari, spesso più impegnativi ma senza dubbio gratificanti, sono perfetti per chi cerca una combinazione di passeggiata e trekking leggero, con punti di sosta dedicati al picnic o all’osservazione della flora locale. In ogni caso, le passeggiate sul lungolago di Como rappresentano un patrimonio di emozioni da vivere e rivivere, ideali per chi vuole respirare a pieni polmoni l’atmosfera di questa romantica destinazione.
